DISCONOSCIMENTO DELLA FIRMA APPOSTA SULLA CARTOLINA DI RITORNO ATTESTANTE LA REGOLARITA’ DELLA NOTIFICA DELLA SANZIONE AMMINISTRATIVA
In questa sede l’odierna ricorrente intende formalmente disconoscere la sottoscrizione, presente sulla cartolina di ritorno posta a fondamento della regolarità della notifica della sanzione amministrativa, ai sensi dell’art. 214 C.p.c.
Così facendo, Ella intende, formalmente ed inderogabilmente, respingere la paternità della firma apposta de quo, in quanto mai apposta dalla stessa.
A proprio sostegno, la ricorrente richiama peraltro il costante insegnamento giurisprudenziale, per cui “…ai sensi dell’art. 214 c.p.c. il disconoscimento di scrittura privata, pur non richiedendo l’uso di formule sacramentali, postula che la parte contro la quale la scrittura è prodotta in giudizio impugni chiaramente l’autenticità della stessa, nella sua interezza o limitatamente alla sottoscrizione, contestando formalmente tale autenticità, ove egli sia l’autore apparente del documento prodotto, ovvero nel caso di erede o avente causa dall’apparente sottoscrittore, dichiarando di non riconoscere la scrittura o la sottoscrizione di quest’ultimo; l’idoneità delle espressioni utilizzate dalla parte a configurare un valido disconoscimento costituisce giudizio di fatto incensurabile in sede di legittimità se congruamente motivato…” (Cass., sent. n. 11048/2016).
In altri termini, la ricorrente non può in alcun modo essere vincolata da una sottoscrizione mai apposta.